La misura Beni strumentali “Nuova Sabatini” è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese.
Chi sono i destinatari delle agevolazioni?
Le micro, piccole e medie imprese (PMI) possono accedere all’agevolazione Beni Strumentali – Nuova Sabatini Capitalizzazione se soddisfano i seguenti requisiti alla data di presentazione della domanda:
- Essere regolarmente costituite e iscritte al Registro delle Imprese o, per le imprese del settore pesca, al Registro delle Imprese di Pesca.
- Trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria né coinvolte in procedure concorsuali con finalità liquidatoria.
- Non aver ricevuto aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea, oppure, se ricevuti, averli già rimborsati o depositati in un conto bloccato.
- Non rientrare tra le imprese in difficoltà, secondo la definizione normativa.
- Avere la sede legale o un’unità operativa in Italia. Per le imprese estere, è necessario dimostrare la presenza di un’unità locale in Italia al momento della richiesta di erogazione del contributo.
Che tipo di agevolazioni offre il bando?
La Nuova Sabatini prevede il sostegno agli investimenti delle micro, piccole e medie imprese (PMI) tramite finanziamenti concessi da banche e intermediari finanziari aderenti all’Addendum alla convenzione tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, l’Associazione Bancaria Italiana e Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. Il supporto include anche un contributo a fondo perduto del Ministero, calcolato sugli interessi legati ai finanziamenti.
Caratteristiche del finanziamento
Gli investimenti possono essere interamente coperti dal finanziamento bancario o da un contratto di leasing. Il finanziamento, che può essere garantito fino all’80% dal Fondo di Garanzia per le PMI, deve rispettare i seguenti requisiti:
- Durata: minimo 2 anni, massimo 5 anni.
- Importo: compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro.
- Finalità: deve essere utilizzato interamente per gli investimenti ammissibili.
Il contributo a fondo perduto
Il contributo del Ministero è calcolato in base agli interessi convenzionali su un finanziamento di durata pari a 5 anni, con un importo equivalente all’investimento. I tassi d’interesse utilizzati per il calcolo sono:
- 2,75% per gli investimenti ordinari.
- 3,575% per gli investimenti 4.0 e green (valore corrispondente a un aumento del 30% rispetto al tasso base).
In termini pratici, il contributo corrisponde a:
- Circa il 7,7% del valore dell’investimento per gli investimenti ordinari.
- Circa il 10% per gli investimenti 4.0 e green.
Agevolazioni per settori specifici
Secondo il decreto del 3 luglio 2023, sono previste specifiche condizioni per alcuni settori:
- Produzione agricola: intensità massima di agevolazione pari al 65%.
- Produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e acquacoltura: intensità massima del 50%.
- Non sono ammessi progetti con spese superiori a 2,5 milioni di euro né aiuti con un equivalente sovvenzione lordo superiore a 1,25 milioni di euro per beneficiario all’anno.
Quali sono le spese e le attività ammissibili per i fondi previsti dal bando?
Investimenti ammissibili per l’agevolazione Nuova Sabatini
Il finanziamento della Nuova Sabatini deve essere utilizzato esclusivamente per l’acquisto o, nel caso di leasing finanziario, per l’acquisizione di:
- Macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa e attrezzature nuove di fabbrica, destinati alla produzione.
- Hardware, software e tecnologie digitali classificabili nell’attivo patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4.
Questi beni devono essere destinati a strutture produttive già esistenti o da creare, situate sul territorio nazionale.
Tipologie di investimenti ammessi
Gli investimenti possono riguardare:
- La realizzazione di un nuovo stabilimento.
- L’ampliamento di uno stabilimento esistente.
- La diversificazione produttiva con l’introduzione di nuovi prodotti.
- La trasformazione radicale del processo produttivo di uno stabilimento.
- L’acquisizione di attivi di uno stabilimento chiuso o destinato alla chiusura, a condizione che:
- L’acquisto avvenga da terzi senza legami con l’acquirente.
- L’operazione si svolga a condizioni di mercato.
Impianti di produzione energetica
Sono ammissibili alle agevolazioni impianti per la produzione di energia, come fotovoltaico, cogenerazione, minieolico o microgeneratori, ma con alcune condizioni:
- Per le imprese con codice Ateco 35.11 (produzione di energia elettrica), è ammesso l’acquisto singolo di un impianto.
- Per le imprese agricole, è ammissibile l’acquisto singolo di impianti di energia da fonti rinnovabili.
- Per tutte le altre imprese, l’acquisto di un impianto è ammesso solo se parte di un programma di investimento più ampio, coerente con l’attività aziendale e conforme ai regolamenti unionali di settore.
Infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici (EVC)
Le spese per infrastrutture di ricarica elettrica, diverse da quelle fisse al suolo, sono ammissibili nei seguenti casi:
- Imprese con codice Ateco 35.14 (gestione stazioni di ricarica elettrica).
- Imprese che svolgono altre attività economiche, ma che includano tali infrastrutture all’interno di un programma di investimento funzionale e coerente con la propria attività.
Contributo maggiorato per i beni 4.0
I beni riconducibili alle tecnologie 4.0 inclusi negli allegati 6/A e 6/B possono beneficiare di un contributo incrementato del 30%, rendendo questi investimenti ancora più vantaggiosi per le imprese interessate alla transizione digitale e alla sostenibilità.
