Chi sono i destinatari delle agevolazioni?
Per accedere all’Intervento Agevolativo, l’impresa richiedente deve rispettare i seguenti requisiti:
- Sede in Italia: deve avere sia la sede legale che quella operativa sul territorio italiano.
- Registrazione e stato attivo: l’impresa deve essere regolarmente costituita, iscritta al Registro delle Imprese, in attività e in pieno esercizio dei propri diritti. Per le imprese aggregate, è necessaria la creazione di una rete con soggettività giuridica autonoma tramite un contratto di rete.
- Bilanci depositati: devono essere stati depositati presso il Registro delle Imprese almeno due bilanci relativi agli ultimi due esercizi completi precedenti la data di presentazione della domanda. Tali bilanci devono essere già approvati o presentati entro i termini di deposito. Per le imprese non soggette all’obbligo di bilancio, è richiesto l’invio delle dichiarazioni dei redditi relative agli ultimi due anni, accompagnate da prospetti economico-patrimoniali.
- Conformità normativa: l’attività dell’azienda deve essere conforme alle leggi e regolamenti nazionali vigenti.
- Fatturato export o appartenenza a una filiera produttiva: l’impresa deve soddisfare uno dei seguenti requisiti alla data di presentazione della domanda:
- Dimostrare che almeno il 10% del fatturato dell’ultimo bilancio derivi da esportazioni; oppure,
- Essere una PMI con codice ATECO produttivo, un fatturato export pari almeno al 3% dell’ultimo bilancio e far parte di una filiera composta da almeno tre imprese clienti, con contratti di fornitura attivi da almeno 12 mesi.
È fondamentale poter dimostrare la percentuale di fatturato estero attraverso documentazione ufficiale.
Che tipo di agevolazioni offre il bando?
Importo massimo del finanziamento
L’importo minimo richiedibile è di 10.000 euro, mentre il limite massimo viene calcolato come il minore tra:
- 35% dei ricavi medi risultanti dalla voce A1 del conto economico degli ultimi due bilanci;
- Le seguenti soglie, basate sulla dimensione dell’impresa:
- 500.000 euro per le micro imprese;
- 2.500.000 euro per le PMI e le PMI innovative;
- 5.000.000 euro per le imprese che non rientrano nella definizione di PMI.
Modalità di finanziamento e cofinanziamento
Le imprese possono richiedere l’Intervento Agevolativo in forma di:
- Finanziamento agevolato;
- Cofinanziamento, entro i limiti definiti dal regolamento “de minimis”.
L’importo complessivo dell’esposizione verso il Fondo 394/81 non può superare il 35% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci alla data della delibera del Comitato Agevolazioni.
Cofinanziamento: importi e requisiti
Le imprese possono richiedere un cofinanziamento fino al 10% dell’importo agevolativo, con un massimo di 100.000 euro, se rispettano uno dei seguenti requisiti:
- PMI localizzate nel Sud Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia) costituite da almeno 6 mesi.
- Certificazioni di sostenibilità ambientale (ISO 45001, ISO 14001, SA8000).
- Imprese giovanili, con almeno il 60% della proprietà o della gestione affidata a giovani tra i 18 e i 35 anni.
- Imprese femminili, dove il 60% delle quote è detenuto da donne.
- PMI con fatturato export pari ad almeno il 20% del totale, calcolato sugli ultimi due esercizi.
- PMI innovative, registrate presso la sezione speciale della Camera di Commercio.
- Imprese (anche non PMI) con:
- Policy di approvvigionamento sostenibile (SPP) che includa principi ESG;
- Almeno 5 fornitori che aderiscono a questi principi ESG.
- Imprese con interessi diretti nei Balcani Occidentali.
- Imprese con sede o unità locale nei territori colpiti dagli eventi alluvionali dal 1° maggio 2023.
Condizioni del finanziamento
- Durata complessiva: 6 anni, suddivisi in:
- 2 anni di preammortamento;
- 4 anni di rimborso.
- Il periodo di preammortamento può essere esteso di 6 mesi su richiesta, con una riduzione equivalente del periodo di rimborso, mantenendo invariata la durata complessiva.
Tasso agevolato
Il tasso di interesse è fisso per tutta la durata del finanziamento ed è calcolato come una percentuale del tasso di riferimento selezionata dall’impresa tra:
- 10%, 50% o 80%.
Quali sono le spese e le attività ammissibili per i fondi previsti dal bando?
Le imprese devono allocare almeno il 50% dell’importo deliberato per investimenti in tecnologie digitali e/o sostenibilità ecologica. La restante quota, fino al 50%, può essere utilizzata per Ulteriori Investimenti mirati al rafforzamento patrimoniale. Questi investimenti devono essere documentati nel bilancio aziendale, con evidenza separata in nota integrativa o asseverati da un revisore contabile iscritto al Registro MEF.
In alcuni casi specifici, la percentuale destinata agli Ulteriori Investimenti può essere aumentata:
- 70% dell’importo deliberato, se l’impresa:
- Dimostra un aumento dei costi energetici di almeno il 100% negli ultimi due esercizi, certificato da un revisore indipendente.
- Ha un fatturato export pari ad almeno il 20% al momento della presentazione della domanda.
- 80%, per imprese con interessi diretti nei Balcani Occidentali.
- 90%, per imprese con unità locali o sedi operative in territori colpiti dagli eventi alluvionali dal 1° maggio 2023 o dal 2 novembre 2023, come specificato negli allegati normativi.
Spese ammissibili
Le spese finanziabili si suddividono in diverse categorie, in linea con le finalità dell’intervento.
1. Transizione Digitale
Sono incluse spese per:
- Digitalizzazione e integrazione dei processi aziendali.
- Implementazione o aggiornamento di modelli organizzativi e gestionali digitali.
- Acquisto di attrezzature tecnologiche, software e contenuti digitali.
- Consulenze specialistiche (es. digital manager).
- Sistemi di disaster recovery e business continuity.
- Tecnologie blockchain per la notarizzazione dei processi aziendali.
- Formazione e investimenti in ambiti legati all’Industria 4.0, come:
- Cybersecurity,
- Analisi dei dati e Big Data,
- Cloud computing,
- Realtà virtuale e aumentata,
- Robotica avanzata,
- Internet of Things (IoT).
2. Transizione Ecologica
Rientrano in questa categoria:
- Investimenti per migliorare la sostenibilità ambientale e sociale (efficientamento energetico e idrico, riduzione degli impatti climatici, ecc.).
- Ottenimento e mantenimento di certificazioni ambientali correlate agli investimenti finanziati.
3. Rafforzamento patrimoniale
Investimenti che migliorano la solidità patrimoniale dell’impresa e che devono essere contabilizzati nell’attivo patrimoniale, nei limiti definiti dalla circolare.
4. Consulenze professionali
- Verifiche di conformità alla normativa ambientale nazionale.
- Assistenza per la presentazione e gestione della domanda di finanziamento, fino al 5% dell’importo deliberato (massimo 100.000 euro). Questi costi devono essere supportati da documentazione contrattuale e dichiarazioni di indipendenza del consulente.
Condizioni e modalità di rendicontazione
Tutti gli investimenti devono essere documentati e certificati, con modalità che garantiscano trasparenza e conformità alle regole del Fondo. In caso di proroga del programma di investimento, il periodo di preammortamento può essere esteso fino a sei mesi, mantenendo invariata la durata complessiva del finanziamento.
Cumulabilità
Questo bando è cumulabile con:
Regime de minimis
Questa agevolazione rientra nel regime de minimis.
Controllare la compatibilità con pratiche già completate o in completamento